Ho ricevuto in dono la pianta chiamata “cactus di natale”, senza conoscerne il nome, nel mese di marzo, in occasione del mio compleanno. La stessa, di piccole dimensioni, era incastonata nel bel mezzo di una composizione floreale costituita da diversi vasetti contenuti in un simpatico cestino intrecciato giallo. Non era sola ma insieme ad altre piante, quali una fresca orchidea tendente al verde, un pothos brillante, una felce azzurra alta, slanciata e sottile e una kalanchoe con fiorellini rossi. Ricordo che il giovane cactus sconosciuto era sovrastato da alcune foglie indisciplinate di pothos. Il muschio inserito dal fiorista alla base della suddetta composizione lambiva le foglie di tutte le piante e innaffiandole mi sono accorta che il poco terriccio a disposizione non drenava bene; per paura che marcissero, sia le radici che il fogliame, ho estratto e separato le piante per poi rinvasarle. La piantina grassa non nota è stata inserita nello stesso vaso della kalanchoe, perché entrambe appartenenti alla specie generica delle piante grasse. Le due medesime sono cresciute insieme, fianco a fianco, in una piccola fioriera collocata sul balcone, nel periodo che va da aprile a inizio dicembre. Nell’ultima settimana di novembre, poi, mi sono accorta con sorpresa che, sulle punte delle foglie carnose e leggermente appuntite dell’esemplare in oggetto, erano presenti dei boccioli di colore rosa intenso. Oggi ho portato il vasetto della fioriera in casa e spero vivamente che con il caldo il piccolo cactus fiorisca mostrando finalmente i fiori asimmetrici e colorati. Incuriosita ho incominciato a documentarmi, sfogliando e leggendo anche alcuni dei libri contenuti nella biblioteca di Fioriinrivaalcuore e a nutrire la speranza di vederla fiorire. La fioritura non è ancora incominciata e, nonostante sia inaspettata e felicemente gradita per il periodo natalizio, in cui fioriscono anche ellebori e stelle di natale, penso che la scoperta di questa pianta grassa in coincidenza con il Santo Natale, sia proprio di buon auspicio. Quindi, per chi volesse vedere e avere piante fiorite in casa, aggiungete all’elenco delle piante invernali anche il suddetto cactus.

Il cactus di natale appartiene al genere dei cactus epifiti. E’ una succulente e si chiama così, perché originaria del Sud Africa. Fiorisce nel mese di dicembre fino alla primavera, mostrando allegramente corolle gialle, arancioni, rosa, rosse e viola. Terminata la fioritura, occorre spostare la pianta grassa nuovamente all’aperto, in un punto ombreggiato del balcone e/o del giardino. Necessita di essere bagnata con generosità quando il terriccio è asciutto, ma evitando ristagni idrici. Se necessario, si può rinvasare utilizzando un terriccio poco sabbioso per piante da fiore. Quando le giornate si accorciano e le temperature si abbassano, la pianta sarà stimolata a produrre fiori. Si consiglia poi, di riportarla in casa e annaffiare solo quando il terriccio apparirà secco. Vive bene nelle stanze luminose ma non deve essere esposta al sole diretto, richiedendo una temperatura fresca (18 gradi) con un tasso alto di umidità ambientale. Si raccomanda poi, di annaffiare il cactus con moderazione e possibilmente con acqua non calcarea. Nel caso specifico, è appropriata un’innaffiatura moderata tutto l’anno. Nei paesi sudamericani è considerata un portafortuna. Quindi, sono grata alla persona che mi ha regalato il cactus di natale, per tutti i motivi raggruppati in questo articolo. E, se anche voi riceverete in regalo un esemplare di cactus di natale, non definitelo soltanto pianta grassa, ma sappiate che, oltre a portare bene, se curato nel modo giusto, vi riserverà una fioritura a sorpresa nel periodo invernale.

Boccioli di cactus di natale nei primi giorni di dicembre 2024.

 

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